Cinofilia e falsi miti - A PANCIA IN SU'

La postura a pancia in sù, con il cane a terra sdraiato sulla schiena, è generalmente descritta come una posizione di sottomissione passiva. È quindi identificata come un segnale, mostrato dal soggetto fisicamente e emotivamente più “debole” verso un soggetto considerato più “forte”, con lo scopo di mostrargli l’intenzione di non belligeranza e di una integrazione sociale amichevole.

Tuttavia, anche questa volta, possiamo essere spettatori di questa postura anche con significati nettamente diversi da quello sopra citato; tra i quali:

- Paura: Postura messa in atto dal cane spaventato verso uno o più soggetti. In questo caso la posizione è ferma, la coda viene portata tra le zampe posteriori, e generalmente è ripiegata verso il ventre.

- Richiesta di attenzioni: Postura utilizzata con lo scopo di attirare l’attenzione di un altro individuo, al fine di stabilire una interazione amichevole. E’ generalmente messa in atto con la coda distesa e rilassata. Tale comportamento è esibito in maniera più marcata verso l’essere umano in quanto trova normalmente un facile successo e un facile accesso ad un contatto fisico piacevole.

- Marcatura: Il cane mette in atto questa postura strusciandosi e rotolandosi ripetutamente sul terreno al fine di trasmettere in maniera abbondante il proprio odore

- Pacificazione: Postura utilizzata  anche da soggetti “forti” e/o competenti al fine evitare o pacificare eventuali conflitti.

Tale postura è utilizzata, in rare occasioni, anche da cani particolarmente gestionali per disinnescare e dividere altri soggetti in potenziale conflitto. In questo caso, il cane che si mette in posizione a pancia in su, si andrà ad interporre agli altri soggetti in conflitto tra loro

- Self-handicap: Postura utilizzata durante il gioco o in una interazione amichevole in cui il cane più “forte” esibisce una posizione di svantaggio al fine di mettere l’altro soggetto a proprio agio e facilitare l’integrazione sociale

- Stess

Non dimentichiamo di far notare che, come sempre, per capire il significato di un particolare comportamento, va considerato  l’insieme dei segnali, il contesto e tutto quello che accade prima, durante e dopo l’esibizione del comportamento.